domenica 6 gennaio 2013

Una Felice Epifania



In una piccola casetta sulla cima di un monte viveva una famiglia talmente povera che non aveva nemmeno un pezzo di carbone con cui riscaldarsi. I due piccoli bimbi dovevano fare ogni giorno molte ore di cammino per scambiare il latte della loro capretta con un pezzo di pane. Il vecchio padre, dal canto suo, trascorreva tutto il giorno nella buia foresta ai piedi del monte per trovare bacche, funghi selvatici e qualche pezzo di legna da bruciare nel camino. Nonostante tutto ciò la vita nella casetta trascorreva felice. Ogni giorno i fratellini aiutavano la madre nelle faccende di casa e non mancavano di andare a trovare Al, il vecchio saggio che abitava al limitare della foresta. Il saggio aveva girato il mondo e conosceva mille storie che i due fratellini ascoltavano sempre incantati. Un giorno Al raccontò la storia della Fata Epifania, detta anche Befana. ”Dovete sapere” disse schiarendosi la voce, “che nella notte del 5 gennaio, la Fata entra dai camini per lasciare doni ai bimbi buoni”. “Ma come fa ad entrare?” chiese il fratello maggiore. “Basta che Epifania schiocchi le dita e diventa piccolissima” raccontò il vecchio Al. “Come fa a sapere chi è stato buono?” domandò la sorellina. “La Fata tutto vede e tutto sa!”
Un giorno il padre si ammalò. L'inverno quell'anno era talmente rigido che la poca legna accanto al camino era già finita. Una fitta neve cadeva e la casetta era avvolta dal gelo. Erano i primi giorni di gennaio, quando i due fratellini ripensarono al racconto di Al. “Ti ricordi di Epifania, che porta i doni ai bimbi buoni e sacchi di carbone a quelli cattivi?” disse una mattina il fratello maggiore. I due bimbi si guardarono e capirono subito cosa fare. Non aiutarono più la madre in casa, incominciarono a lamentarsi perché non c'era cibo e non trascorreva un momento in cui non litigassero. I poveri genitori non sapevano più; cosa fare.
Era la vigilia dell'Epifania e, prima di andare a letto, i fratellini appesero 2 vecchie calze sul camino. “Domani avremo carbone per scaldarci. Siamo stati davvero cattivi”. L'indomani si alzarono di buon ora, ma come ci rimasero quando videro che le calze erano colme di dolci. “Com'è possibile?” si domandarono stupiti. “Al ha detto che la Fata Epifania tutto vede e tutto sa. Dovevamo trovare carbone”. E infatti era proprio così. Il camino era talmente pieno di carbone che ne ebbero a sufficienza per un anno intero. Epifania aveva infatti capito le intenzioni dei due fratellini.

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