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domenica 2 settembre 2012

Gli uomini moderni e i tabù


Gli uomini moderni continuamente e senza saperlo violano i tabù, dato che nessuno ha mai detto loro che i tabù esistono ed anche se ciò avvenisse nessuno di loro crederebbe che si può morire per aver detto certe parole, per aver toccato certi oggetti, per essere andati in certi luoghi, per aver avuto a che fare con persone oscure e contaminanti, per essersi contrapposti a qualche Divinità od a qualche Sciamano, per aver compiuto certi atti e così via.
Ma pur violando continuamente i tabù, essi continuano a vivere, od almeno così credono.
In realtà essi non vivono nella completezza del significato che a questa parola avrebbero dato gli Sciamani dei popoli arcaici.
La loro vita infatti è parziale, dato che è in funzione solamente della parte materiale della realtà.
Per via dei loro inconsapevoli errori, della loro insensibilità e della loro limitatezza, essi non potranno mai conoscere il lato sottile dell’essere, né la loro parte spirituale e trascendente.
Purtroppo in questi tempi gli uomini muoiono alla dimensione dello spirito quasi sempre molto giovani, dato che violano, senza sapere di farlo, le leggi dell’armonia naturale e cioè quelle leggi non scritte che ben conoscevano gli Sciamani ed i Re dei popoli arcaici.
Essi infatti uccidono ad esempio piante ed animali in modo sacrilego, senza sentire e senza capire che ogni pianta ed ogni animale è protetto da uno Spirito, che ha il potere di maledire chiunque leda le specie vegetali ed animali da lui protette, qualora ciò sia fatto in modo non rituale e senza le dovute cerimonie o gli scongiuri per evitare che ciò avvenga.
Ma compiono anche infiniti altri atti sacrileghi che sarebbe troppo lungo enumerare.
Per tutti questi motivi essi non sono più naturali, ovvero non posso più essere considerati figli della Grande Madre, come invece sono i gatti, i passeri, i lupi e qualsiasi altro animale.
Non essendo più collegati con l’amorosa origine di tutte le cose, ovvero con la Grande Madre, essi diventano come dei fantasmi che non sono consapevoli del loro stato, come dei robot nei quali tutto è artificiale ed in fondo non reale.
La loro parte sottile, cioè la loro anima, smette di essere o di diventar luminosa ed a volte assume un aspetto orribile, che per loro fortuna essi non sono in grado di vedere o di conoscere.
Le donne che hanno acquisito il potere della veggenza possono invece vederla, e per esse costoro, per quanto possa essere piacevole il loro aspetto esteriore, non sono certamente attraenti.
Nella maggior parte dei casi sono proprio gli uomini i maggiori fautori della distruzione dell’armonia naturale invece di esserne i difensori, come erano gli uomini arcaici, che probabilmente proprio nel difendere l’armonia realizzavano la loro luminosità. E distruggendo o contribuendo a distruggere l’armonia naturale, violano le leggi non scritte di Madre Natura, subendo su un piano spirituale le letali conseguenze di questi loro sacrileghi atti

Da: La danza delle anime luminose di Ada d’Aries

mercoledì 2 marzo 2011

Un incontro straordinario....

Chi dice di essere non è
Chi non dice di essere o addirittura dice di non essere
È


Ci sono in giro tanti ciarlatani specie in campo esoterico, tanti pseudo maghi e maghetti, pseudo druidi e pseudo streghe, gente saccente, presuntuosa, con un ego smisurato, che non ha nulla di spirituale e nulla da insegnare. Perciò voglio condividere la bellissima esperienza di una mia amica, la quale ha conosciuto una donna eccezionale, un’autentica Donna Saggia di una Bellezza interiore unica. Adelina cara, non ti ho mai conosciuta, ma ti adoro! sarai sempre nei miei pensieri!
Ho chiesto il permesso alla mia amica per raccontare il suo incontro così come lo racconta lei, nel suo blog:
http://librodeicustodidellaterra.blogspot.com/


Adelina la "strolga"
(Strolga= in dialetto tosco-emiliano significa strega, maga)
Sin da bambina il mio destino è stato costellato di incontri preziosi per la mia crescita di consapevolezza. Tra questi vi è stata Adelina (nata l 18 febbraio 1896), che lavorava come cameriera nella casa natale di Alfredo, lo zio di mia madre; casa sita in Borgo Val di Taro sull'Appennino tosco-emiliano. A quei tempi il luogo era veramente incantevole, la natura vi imperava con la sua bellezza e forza come ai tempi dei Celti... boschi fitti e misteriosi, ruscelli dalle acque cristalline, alberi e fiori a profusione e un’abbondanza di animali autoctoni. Oggi, purtroppo, quello che era un minuscolo paese contadino si è trasformato in una cittadina di villeggiatura alquanto bruttina, c'è ancora natura intorno ma non è più la stessa cosa.
Adelina, strega-sciamana, che riusciva a comunicare con la natura riconoscendo in essa l'essenza divina, mi ha insegnato a "vedere" il Sacro nel mondo ordinario. Lei riconosceva i luoghi di potere, le proprietà delle erbe e delle pietre, comunicava coi suoi "animali di potere" o con il suo albero-guida, (una quercia maestosa) e mi diceva sempre che i suoi grandi alleati erano sia gli elementi che gli elementali (Piccolo Popolo)... Tra i tanti ricordi vividi dei momenti trascorsi con lei, mi rimane impressa nella mente e nel cuore una notte (che lei definì speciale in quanto il velo che separava i mondi diventava più sottile e trasparente) in cui mi disvelò come faceva per conoscere il futuro... quella notte c'era una luna piena che per me così piccola sembrava enorme, Adelina mi portò in un punto del grande giardino e le vidi fare una cosa che non ho più visto fare da nessun altro. Aveva appoggiato davanti a se una ciotola scura colma di acqua che scintillava sotto i raggi della luna, e dopo aver sussurrato parole che sembravano un canto ci furono degli attimi di silenzio totale e poi quando iniziò a parlare sembrava fosse lontana lontana e mi parlò del mio futuro.
Mentre scrivo mi vengono in mente frasi di quella notte e mi sento commossa e come se con lei riavessi un contatto, quante cose di quelle cose che mi disse mi sono poi realmente accadute! Quanto mi ha amata lo comprendo solo ora e solo ora comprendo quanto sia stato grande il dono da lei ricevuto: "che la vita quotidiana è colma di esperienze magiche ricche di spiritualità, basta viverla con la semplicità del cuore...".
Quando guardavamo il cielo stellato, mi ricordo che mi diceva:"vedi, l'universo è un immenso campo di energia di Amore in cui ogni cosa è collegata a tutte le altre, tu ne sei parte come tutto ciò che vive grazie ad essa, e si è tutti una cosa sola dentro questa nube di sogno".
Amata Adelina sei volata via il 13 luglio 1995 proprio come avevi predetto: "per un anno non festeggerò i cent'anni". Ma tu sei sempre viva in me!