venerdì 26 novembre 2010

Edward Bach, il padre della floriterapia (1886-1936)


"Non si dovrebbe intraprendere la cura di una parte senza tener conto del tutto. Non dovrebbe venir fatto alcun tentativo di curare il corpo disgiunto dall'anima, e, per ottenere la salute della testa e del corpo, è necessario cominciare curando la mente... Perché è questo il grande errore dei nostri giorni nella cura del corpo umano, che i medici per primi fanno separando l'anima dal corpo". Platone (427-347 a.C.)





E
dward Bach nasce il 24 settembre 1886 a Moseley, un villaggio a cinque chilometri da Birmingham (Galles). Trascorre la sua giovinezza a stretto contatto con la natura e fin da piccolo si convince che tutte le cose hanno un’anima. La sua profonda sensibilità lo porta a ritenere che tutto gli parli un linguaggio sottile e misterioso che tuttavia egli riesce a cogliere.

Dal 1903 al 1906 lavora nella fonderia di ottone del padre come apprendista. Questa esperienza gli permette di osservare le paure delle persone: soprattutto la paura di ammalarsi che avrebbe causato in quei tempi la perdita del lavoro.

Frequenta l’Università di Birmingham, compie un tirocinio all’Ospedale dell’University College di Londra, dove si laurea nel 1912.

Inizialmente esercita la pratica ospedaliera che gli sembra molto interessante, ma si rende conto che la medicina tradizionale si concentra sulla malattia e sul sintomo, non sull’uomo nella sua complessità. Per questo motivo, seguendo la sua vocazione per la ricerca della causa primaria generatrice della malattia, lascia il lavoro ospedaliero per dedicarsi all'immunologia.

Nel 1914, allo scoppio della prima guerra mondiale, Edward Bach viene riformato a causa delle sue precarie condizioni fisiche. Nonostante ciò gli viene affidata la responsabilità di quattrocento posti presso l’ospedale dell’University College, l’istituto dove si era laureato.

Nel luglio del 1917 il malessere si aggrava: la diagnosi è tumore alla milza con metastasi. Secondo i medici gli rimangono solo tre mesi di vita.

Decide comunque di tentare il più alto numero di ricerche ed esperimenti possibili.

Trascorre ben più di tre mesi assorbito da questo scopo e la malattia regredisce: Edward Bach ha la conferma che non vi è vera guarigione senza la pace dell’anima e la gioia interiore. Un grande amore, una passione, uno scopo nella vita sono capaci di fermare la morte. Sosterrà da quel momento che  la malattia nasce dal conflitto che può scatenarsi quando la personalità non vive in armonia con il proprio essere. Quando il flusso dell’armonia è ostacolato si genera uno squilibrio nel campo energetico dell’individuo e si crea lo spazio per la  malattia. Vi è un errore primario che si può commettere, ed è l'azione contro l'Unità che ha origine nell’egoismo. La natura stessa della malattia servirà da utile guida per scoprire in quale modo si è infranto la legge divina d'Amore e d'Unità.

Tra il 1918 e il 1922 lavora all’Homeopathic Hospital di Londra dove viene a conoscenza del pensiero di Samuel Hahnemann, il padre dell’omeopatia, e ne rimane profondamente colpito, anche perché si avvicina a convinzioni che da tempo coltiva in se stesso.

Unisce le scoperte di Hahnemann con le proprie.
Studiando la relazione esistente tra le malattie croniche e l'atteggiamento nei confronti della vita, Bach divide i batteri che causano le malattie in sette gruppi ai quali collega determinate caratteristiche personali.
Individua sette tipi psicologici, sette profili umani differenti. Questo lo porta a pensare dapprima che ogni malattia corrisponda a uno stato d’animo e, successivamente, il contrario, che sia lo stato d’animo stesso a provocare la malattia.
Continua a lavorare all’idea, realizzando, nel frattempo, nuovi vaccini, i cosiddetti “nosodi di Bach”, rimedi omeopatici ricavati da “prodotti” patologici sterilizzati o da culture microbiotiche devitalizzate. I nosodi cominciano ad essere utilizzati, oltre che in Inghilterra, anche in Germania e in America.
Fedele al suo principio di trattare l'eguale con l'eguale, dal tipo di batterio che predomina in un paziente prepara un vaccino autogeno. Con alcuni dei batteri presenti nello stomaco dei malati cronici prepara un vaccino che poi inietta nei suoi pazienti che lentamente guariscono.
In effetti molte patologie possono essere provocate dalla caduta di difese immunitarie dando la possibilità ad agenti patogeni come i batteri di attaccare l’organo “bersaglio”.
I sette ceppi batterici corrispondono alle sette costituzioni o personalità o gruppi di stati d’animo individuati dal medico gallese:

- paura
- incertezza
- insufficiente interesse per il presente
- solitudine
- ipersensibilità alle idee altrui
- scoraggiamento
- eccessiva preoccupazione del benessere degli altri.

Nel 1930 abbandona la professione medica e torna nel Galles; pur mantenendo inalterato il concetto dei sette stati d’animo, abbandona i nosodi batterici per indirizzarsi alla ricerca ancestrale dei significati in natura, come druido ripercorre i sentieri delle antiche civiltà, “ascolta” l'energia dei fiori in cui s'imbatte, per comprendere a quali soggetti corrispondano e a quali squilibri siano abbinati.
Passeggiando per le campagne, raccoglie i primi due rimedi floreali, Mimulus e Impatiens, sperimentandoli sotto forma di nosodi. Si rende subito conto che questi rimedi funzionano solo su alcuni soggetti: Mimulus su soggetti timidi, silenziosi, con paure concrete e definite, Impatiens su soggetti veloci, solitari e impazienti.
Si stabilisce definitivamente nel Galles per dedicarsi alla ricerca. Lavora passeggiando nelle campagne e nei boschi, in compagnia della sua assistente Nora Weeks. Inoltre studia le proprietà di un centinaio di sorgenti considerate da secoli terapeutiche.
Riesce a percepire le capacità vibratorie dei fiori e inizia a preparare i suoi rimedi con l’aiuto dei quattro elementi.
I diversi rimedi sono la somma dell’azione congiunta dell’acqua e del fuoco, visto che la terra e l’aria sono già presenti nel fiore, poiché la pianta che li ha generati è cresciuta tra questi due elementi. Quindi la terra e l’aria portano la pianta a maturazione, il sole libera le virtù guaritrici dall’involucro vegetale (Bach nota una maggiore energia nelle piante cresciute al sole rispetto a quelle cresciute in zone ombrose). L’acqua trattiene le vibrazioni e le trasmette al paziente (osservando la rugiada sui petali, Bach capisce che il fiore cede all’acqua le sue proprietà successivamente magnetizzate dal sole).
Tuttavia a ogni sua scoperta, l'Ordine dei medici lo minaccia di espulsione; esasperato, rinuncia all'iscrizione all'Ordine e al titolo di medico, sostenendo che preferisce essere chiamato "guaritore".
Nel 1932 completa lo studio di dodici fiori che corrispondono ai dodici stati d'animo da lui isolati e che chiama “i dodici guaritori” (rimedi basilari).
Nel 1934 va a vivere e lavorare in un piccolo cottage chiamato Mount Vernon nell’Oxfordshire (Inghilterra), dove fonda il Dr. Edward Bach Centre, tutt’ora esistente.
Dal 1932 al 1935 scopre i sette aiuti e i 19 assistenti. Trova in totale 38 fiori e dichiara di aver trovato tutti quelli necessari per il benessere fisico e mentale dell’umanità: la sua missione è compiuta.
Muore il 27 novembre del 1936. Il suo metodo di cura si diffonde in tutto il mondo, ricevendo entusiastici consensi. Sul piano ufficiale la floriterapia è un sistema terapeutico riconosciuto dall’OMS dal 1976.


Saggi di Edward Bach:
Le Opere Complete, Macro Edizioni, che include tutte le opere di Bach:
Libera te stesso - difetti che causano le disarmonie in rapporto con i 12 guaritori, come vengono compensate le carenze, scelta delle circostanze della nostra reincarnazione
Essere se stessi - raccolta di appunti di due conferenze tenute da Bach e di alcuni suoi racconti
Guarisci te stesso –  malattia e le sue cause, senso della vita, reincarnazione, anima, Io superiore, Amore di Dio
I 12 guaritori e altri rimedi -  presentazione dei 38 fiori, filosofia alla base del suo sistema terapeutico

Conferenze di Edward Bach:
Voi causate le vostre sofferenze, Conferenze massonicheStorie cliniche

Biografia scritta dalla sua assistente Nora Weeks:
La vita e le scoperte di Edward Bach, Editore Guna

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