In un’epoca paragonabile a quella alto medievale, l’Europa non ha mai conosciuto l’egemonia romana, ed ora è suddivisa in tre grandi potenze:
La Federazione delle Libere Nazioni è l’erede della sorprendente alleanza tra Celti e Veneti, a cui più tardi si sono aggiunti i Germani e, qualche secolo dopo, i Norreni, che è riuscita a contenere l’espansione dell’ambizione romana verso nord; data l’indole fortemente individualistica delle popolazioni celtiche, la forma di governo è estremamente liberale: ogni tribù, o teuta, o gruppo di tribù affini si amministra da sé all’interno del proprio territorio, mentre l’autorità centrale si occupa della difesa da nemici esterni, regola il commercio fra la moltitudine di Stati che compone
La Repubblica Romana è una potenza prevalentemente marinara: comprende infatti l’intera penisola italica, dov’è ubicata la capitale, Roma; le grandi isole di Corsica, Sardegna e Sicilia; l’arcipelago di Malta e le isole Baleari; e tutti i territori dell’Africa settentrionale dalla catena dell’Alto Atlante alla Cirenaica (Libia), dove hanno fatto fiorire il deserto con immense e geniali opere idrauliche quali acquedotti lunghi migliaia di chilometri, fitte reti di canali d’irrigazione ed enormi serbatoi sotterranei, ciò che ha consentito loro di conquistare vastissime regioni all’agricoltura e di diventare in tal modo una grande potenza economica, nonostante l’inferiore estensione territoriale rispetto alla Federazione delle Libere Nazioni ed all’Impero Ellenico. La forma di governo, come dice il suo nome, è la repubblica, la cui amministrazione, assai complessa, è fondamentalmente affidata a tre organi: il Senato per il potere esecutivo, l’Assemblea per quello legislativo, e
L’Impero Ellenico consiste nelle regioni conquistate dal grande condottiero Alessandro, a cui si sono aggiunte alcune altre; gli Alessandriti, discendenti del semileggendario fondatore dell’impero, uomini e donne spesso altrettanto carismatici, ancora siedono sul trono di Babilonia (Al Hillah, in Iraq), la spettacolare capitale famosa per i suoi giardini pensili, il cui governo si estende dalla Dalmazia e dalla Valacchia nella penisola balcanica verso est fino al fiume Indo, passando per Mesopotamia, Persia, Bactria (territorio tra Hindu Kush e Pamir, comprendente nord Afghanistan, sud Tajikistan e sud Uzbekistan) fino in Aracosia (territorio tra Iran e Afghanistan) e Gedrosia (tra l’Indo e l’Iran), e verso meridione fino all’Egitto attraverso lo stretto corridoio siriano. Grazie alla politica matrimoniale volta all’integrazione e all’unificazione, promossa da Alessandro Magno e continuata dai suoi discendenti, l’Impero è culturalmente e politicamente molto compatto, pur conservando e rispettando le innumerevoli tradizioni locali dei tanti popoli che comprende. La forma di governo è la monarchia assoluta; il Consiglio che affianca l’Imperatore o l’Imperatrice ha funzioni puramente consultive ed esecutive. La lingua comune è il greco, a suo tempo preferito al macedone perché più diffuso fin dall’epoca della fondazione dell’impero.
L’immensa regione che si estende dal Mar Baltico,
Nella direzione opposta, a occidente, l’Oceano (Atlantico) costituisce con le sue acque tempestose una barriera tuttora inviolabile.
Ai limiti meridionali della Repubblica Romana e dell’Impero Ellenico si trova un’immensa distesa di sabbie e rocce infuocate, del tutto disabitata, finora mai attraversata, oppure, se qualcuno l’ha fatto, non è mai tornato a raccontare cos’abbia trovato più in là; mentre l’espansione ellenica verso sud-est si è infranta contro l’invalicabile muraglia della catena montuosa più alta mai vista da occhi umani e contro le aggressive e ferocissime popolazioni guerriere che all’epoca abitavano i territori oltre l’Indo, da esso chiamate Indiane, le quali avevano a disposizione terrificanti quadrupedi dalla mole immensa, chiamati elefanti, assolutamente irresistibili in battaglia, come ben avrebbe dimostrato più tardi anche Annibale. Ora queste popolazioni hanno placato la loro bellicosità e stretto accordi commerciali con l’Impero Ellenico, il quale in tal modo detiene l’esclusiva del commercio della seta e delle spezie.
Per finire, a settentrione tanto le terre della Federazione delle Libere Nazioni che quelle dei Sarmati finiscono nel Mare di Ghiaccio (Mar di Barents).
I rapporti politici fra le tre grandi potenze che si suddividono Europa e Asia Minore sono abbastanza cordiali, dato che ciascuna di esse ha sfere d’influenza e risorse economiche diverse; il commercio è assai vivace, e merci d’ogni genere viaggiano per terra e per mare anche per migliaia di chilometri, come ad esempio legnami pregiati, seta e spezie dall’oriente attraverso l’Impero Ellenico, vino, olio, sale e grano dalla Repubblica Romana; ambra, salgemma, piombo, ferro, rame, oro, argento della Federazione delle Libere Nazioni.
Innumerevoli sono i nomi con cui gli esseri umani onorano il Principio Divino, consci che, qualsiasi sia l’aspetto che di esso hanno scelto di venerare, maschile o femminile, luminoso od oscuro, questo in realtà è uno solo, ma che per la nostra limitatezza umana mai potremo vedere nella sua interezza. E poco conta che un nume venga chiamato con appellativi differenti in luoghi differenti: si tratta dello stesso nume, ed è una parte del Principio Divino.
Tuttavia, ci sono alcune divinità che sono più venerate di altre, e tra esse forse la più importante è Reitia,
Da: Sul sentiero di Reitia di Mariangela Mariga
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