mercoledì 18 aprile 2012

Dervisci e druidi



Alcuni studiosi dei Celti pensano che i dervisci derivino il loro nome dalla stessa fonte di quello dei druidi.
Darwīsh in lingua farsi (persiana, che appartiene alla famiglia delle lingue indoeuropee ed all'interno di questa, al ramo iranico dell'indoiranico, cioè ariano), significa letteralmente "cercatore di porte". In campo mistico nella spiritualità sufi il termine ha acquistato il significato di colui che cerca il passaggio che porta da questo mondo materiale ad un paradisiaco mondo celestiale.
Anche la parola gallese derwydd da cui deriva la parola druido (che come ho scritto in un altro post significa “il molto veggente”) viene da dar che significa “sopra” e gwydd, “comprensione”, “apprendimento”, “conoscenza”, quindi conoscenza superiore o anche veggenza superiore (colui che vede oltre). Inoltre derwydd ha la stessa radice del termine gallese che designa la quercia, un albero molto sacro presso i Celti, considerato anch’esso una porta verso la Conoscenza.
I dervisci e i druidi si possono considerare quindi ambedue dei cercatori di porte che si spalancano sull’Altromondo

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