“Quella bandiera non è l’unica cosa che hai ereditato.” Di colpo, Tiriki si rese conto di aver preso una decisione. “Chedan disse che tu eri il suo erede: questo è il suo bastone…” Glielo porse e, dopo un istante di stupore, Micail lo prese. “È strano”, proseguì Tiriki dopo un attimo. “Ti ho detto che il popolo delle paludi mi chiama Morgana, la donna del mare, e chiamavano Chedan ‘Falco del Sole’ e a volte Merlino: sono entrambi nomi del falco comune in questi luoghi.”
L’alta figura di Micail divenne solo una sagoma confusa quando i sarsen risposero alla sua presenza come carboni ravvivati dal vento. Sarebbe riuscito a domarli? Istintivamente, Tiriki alzò le braccia attingendo al potere della terra su cui si trovava e incanalandolo verso Micail attraverso le palme delle mani.
Vide che lui stava cantando. Chetatevi! Gridò il cuore di Tiriki alle pietre. Ritrovate la pace! Ritrovate l’equilibrio, e dormite…
Micail continuava a camminare, appoggiandosi a bastone di Chedan. Ma che fosse per il suo canto o per la preghiera di lei, il bagliore pulsante stava… non diminuendo, ma cambiando… dal rosso dell’ira all’oro opaco, che pian piano scomparve alla vista.
Quando Micail finì, il cielo si stava schiarendo. Tiriki rabbrividì ma il marito, quando le si avvicinò, avvampava del calore del potere usato a fin di bene.
“È fatta”, le disse prendendole le mani e riscaldandole tra le sue. “Ora il cerchio ancorerà le linee di energia, come doveva essere fin dall’inizio, e segnerà la ruota delle stagioni. Verrà un giorno in cui la gente dimenticherà e questo non sarà altro che un anello di pietre antiche. Ma io ricorderò ciò che abbiamo fatto qui e tornerò da te, amore mio. Attraverso la vita e oltre la vita, questo io giuro!”
“Nel nome della Dea, io giuro a te la stessa cosa.” Perché tu sei già tornato a me, amor mio! aggiunse il suo cuore. Tutti e due abbiamo avuto la nostra vittoria!
Da: L’alba di Avalon di Marion Zimmer Bradley e Diana L. Paxson
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