giovedì 31 maggio 2012

Il Graal - XV


I Rex Deus sono anch’essi collegati al Sacro Ordine di Melchitsedeq poiché sono resi parte dei sacri misteri di Dio e della Dea che insieme formano il principio Unico. Tutte queste dottrine non possono che ricollegarsi alle leggende della stirpe sacra discesa dall’unione di Gesù e Maria Maddalena. Gesù, in quanto discendente da Davide, avrebbe creato con l’unione con la Maddalena, incarnazione di antiche dee, una stirpe di re-sacerdoti legittimi eredi, non solo del trono di Israele, ma del mondo stesso. Cosa si cela in realtà dietro a questa leggenda? Da tutto ciò che finora era emerso, mi faceva sospettare che l’unione tra Gesù e la Maddalena fosse in realtà un’allegoria per indicare l’unione del principio maschile con quello femminile o, andando più in profondità, la perpetuazione di un ordine sacro che si poneva come custode di quelle conoscenze eretiche. In sostanza, Gesù il Cristo, (l’unto, il consacrato figlio dell’uomo) e la Maddalena (incarnazione della Sophia, considerata il soffio divino di Dio, la saggezza propria del principio Anima) erano i capostipiti della Chiesa del Graal. Ciò significava che soltanto l’uomo illuminato, consacrato, cioè reso sacro, poteva tornare ad essere tutt’uno con la sua anima, con il principio femminile divino creato dagli Elohim e, in sostanza, rappresentare la saggezza che va oltre i confini del materiale e dell’io limitato. Ma, non solo, l’eresia poneva l’accento sulla figura femminile come unica depositaria dei segreti. È la donna, incarnazione vivente dell’anima che, nella sua veste di Dea, unge e consacra Gesù donandoli lo status di sacerdote-messia-re. È la donna che assiste e forse incoraggia il processo di Resurrezione in vita, così come Iside assiste e crea la resurrezione di Osiride. È la Maddalena a ricevere da Gesù il compito di custodire e proteggere le conoscenze e forse gli scritti segreti. È dal matrimonio mistico del Dio con la Dea, dell’io con l’anima, che nasce la gnosi. Ed è con la gnosi che si percorre la vera Via, quella stretta, irta di difficoltà, quella che per sua intima necessità affronta il limite imposto da Jahvè. È con la gnosi che si ottiene la redenzione dalla colpa e dal peccato e si ottiene l’immortalità, senza bisogno dell’intercessione del potere della Chiesa Cattolica e dei suoi sacerdoti. La Chiesa del Graal è portatrice di insegnamenti diametralmente opposti a quelli che ci vengono impartiti, inoltre è basata sulla predominanza della figura femminile. Secondo la Chiesa del Graal, ogni uomo può e deve attuare la resurrezione e la trasfigurazione, diventando un Cristo e un membro della fratellanza eterna dell’ordine di Melchitsedeq. Questo non toglie che i simboli possano raccontare una storia vera; i discendenti di questo ordine sono gli eredi di una tradizione occultata e bandita perché in possesso di un terribile segreto: la rivelazione di come sia possibile entrare in contatto con Dio trasmutando se stessi. Se la rivelazione divina è ottenuta tramite la gnosi, tutto l’edificio ecclesiastico non avrebbe più motivo di esistere. E fatto ancor più importante è che questa tradizione risulta derivare da quelle stesse concezioni che la Chiesa per millenni ha perseguitato. Forse perché sapevano che erano degli usurpatori.
Ciò che in tutta questa storia lasciava interdetti, non erano tanto le conclusioni a cui si giungeva. Per secoli è esistita, accanto alla religione ufficiale, una corrente sotterranea confluita in ordini segreti o eresie come il catarismo, o lo gnosticismo, o la stregoneria. La cosa strabiliante era l’accostamento di simboli pagani con edifici dedicati al culto cattolico più ortodosso. È come se i costruttori avessero avuto l’intenzione di esaltare la religione segreta in cui il principale protagonista sarebbe il principio femminile e la trasmutazione alchemica. Inoltre è sempre presente il richiamo a una linea di discendenza collegata con conoscenze esoteriche di chiara matrice egizioermetiche (quello che ho chiamato chiesa del Graal). Queste possono trovarsi anche in altri edifici sacri, ma a Monte Sant’Angelo questo contrasto tra ortodossia e culto eretico è particolarmente evidente e per nulla mascherato. Anzi, è affermata con forza la fedeltà a questa linea e ai misteri da essa custoditi

Da: Chi ha orecchie per intendere intenda - Simboli e segni della chiesa del Graal di Anonimo

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