mercoledì 27 luglio 2011

Celebrare Lughnasadh


Questo momento dell’anno, dominato dal calore solare e dalla generosità della Natura, vede la fine degli sforzi umani per portare a compimento il ciclo agrario con il raccolto. Lughnasadh per noi dovrebbe essere tempo di gioia e di vacanze, un periodo in cui raccogliamo e godiamo i frutti delle nostre fatiche. Le cose che abbiamo portato a termine al Solstizio ora sono mature e possiamo vedere i primi risultati delle nostre azioni intraprese nei mesi precedenti. Ma è anche un momento di preparazione per il futuro, di riflettere che presto sarà autunno e che dovremo affrontare una fase diversa. Per capire l’importanza di questa festa nella nostra vita psichica, ci occorre comprendere l’importanza del tema di morte e di rinascita nelle nostre vite. Diventiamo consapevoli che la vita umana cresce e poi declina, è una ruota che deve continuamente essere equilibrata. Questo è il culmine dell’anno ma anche l’inizio del processo del suo declino. È utile comprendere l’idea del sacrificio in termini di trasformazione, non tanto di morte bensì di lasciare andare via qualcosa per arrivare ad un più alto livello creativo nella nostra vita. Il grano sacrificato diventa pane, il frutto viene raccolto in modo che ci possa nutrire. Lughnasadh è festa di trasformazione e la rinascita è la legge perpetua della Natura. Proviamo ad andare nei campi dopo la mietitura: se saremo fortunati potremo trovare alcune spighe sopravvissute alle implacabili mietitrebbiatrici. Raccogliamole e formiamo con esse una bella ghirlanda intrecciata con nastri dorati, il colore del dio Lugh. Conserviamola in casa o regaliamola alla persona più cara, come auspicio d’abbondanti raccolti materiali e spirituali nelle nostre vite. Se vogliamo provare a celebrare in maniera rituale questa festa, potremmo farlo all’alba del l° agosto oppure nel pomeriggio della stessa giornata. Ci si procura alcune spighe di cereali, alcune manciate di chicchi di grano, una pagnotta di pane e una coppa di vino. Si accendono tre piccoli fuochi oppure (se non possiamo celebrare questo rituale all’aperto) tre candele gialle o dorate. Si inizia da quello di destra dicendo: “In onore di Lugh, Dio della Luce”. Poi si passa ad accendere il fuoco o la candela di sinistra dicendo: “In onore della Dea della Terra”. Infine si accende il fuoco (o la candela) centrale dicendo: “In onore del Re del Grano che muore per donarci la vita”. A questo punto con le spighe che ci siamo procurate formiamo un mazzo, legandolo con un nastro giallo o dorato e collocandolo nello spazio davanti alle tre candele o ai tre fuochi. Si prende una manciata di chicchi di grano e si compie lentamente un giro a spirale attorno al nostro mazzo di spighe, verso l’esterno e in senso antiorario. Camminando si lascia cadere lentamente il grano dietro di noi, dicendo: “Percorro il sentiero della Madre Terra”: dopo aver compiuto tre giri intorno al mazzo, ci si ferma in meditazione sul significato del grano e poi si ritorna verso il mazzo, sempre muovendo a spirale ma stavolta in senso orario. Si lasciano cadere altri semi di grano, dicendo: “Percorro il sentiero del Dio della Luce”.
Ci si ferma in meditazione sul Dio Sole che sta per iniziare il suo viaggio nell’Altro Mondo. Poi si leva in alto il pane, indi la coppa di vino e si consumano questi cibi, lasciando briciole e gocce di vino da versare sulla terra

Da: Feste pagane di Roberto Fattore

4 commenti:

  1. Ti auguro di passare bene questo passaggio dell'anno, è un momento di raccoglimento interiore, io ho molto da meditare su quello che sarà il mio prossimo futuro. Trovo sempre molto interessante quello che leggo qui da te. Tanti saluti.

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  2. Bravo, hai ragione, da questo momento in poi inizia proprio un periodo di raccoglimento interiore, le giornate si accorciano sempre di più e noi discendiamo nelle nostre profondità.
    Ora raccogliamo i frutti e ci riposiamo da ogni fatica fisica e psichica.

    Buon Lughnasadh e un caro saluto

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  3. Ciao Tesoro ecco il link del mio nuovo Blog

    http://wild-mama.blogspot.com/

    passa a dare un occhio,per ora e' ancora vuoto ma si riempira' presto!!!!
    Ti ho messa nei link!
    baci
    Syama

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  4. Ciao carissima Syama, sono rientrata dalle vacanze poche ore fa e la prima persona che vedo sul mio monitor sei tu! splendido! ho voluto fare uno stacco da Internet per un intero mesetto.
    Leggerò il tuo blog con grandissimo piacere!
    Baci
    Patty

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