mercoledì 27 aprile 2011

Celebrare Beltane




Beltane è un momento in cui le energie della luce e della vita si manifestano nel loro aspetto più gioioso e trionfale. Questo è un tempo in cui celebriamo il ritorno dell’estate e della fertilità, periodo di scampagnate e feste all’aperto. È un periodo dell’anno in cui di solito ci sentiamo fisicamente bene, in cui i nostri bioritmi si sono adattati alle accresciute ore di luce e ci siamo lasciati alle spalle i momenti critici della fine dell’inverno e dell’inizio della primavera. Quindi è il momento adatto per operare, per condurre a realizzazione le cose che ci siamo prefissati di compiere. Anche psicologicamente i nostri pensieri si volgono all’esterno, per fare e operare. Questa estroversione stagionale fa’ sì che questa sia un’epoca propizia ai nuovi amori e alle nuove amicizie, come anche al rafforzamento delle relazioni già esistenti. È il momento di passare più tempo con gli altri. È anche tempo di stimolare la nostra creatività e la nostra fertilità interiore. Possiamo celebrare questa festa in vari modi. Seguendo le tradizioni possiamo piantare un palo di maggio in un prato e danzare con i nostri amici. Oppure possiamo mettere ghirlande di fiori attorno ad un albero. Un’altra tradizionale attività di Beltane è attaccare nastri rossi (colore della passione) a cespugli di biancospino per propiziare amore, fortuna o guarigione. Si possono accendere due piccoli fuochi e passare in mezzo ad essi per purificarci, sentendo la loro energia riempire i nostri corpi quando attraversiamo il loro spazio.
Se
 vogliamo si può celebrare questa data in un modo più rituale. La vigilia del primo maggio accendiamo un piccolo fuoco all’aperto o (se desideriamo restare in casa o non abbiamo la possibilità di trovare uno spazio adatto) una candela rossa dicendo: “Signore del Bosco porta i tuoi doni di fecondità perché la terra si desti dal suo sonno”. Poi si accende un secondo fuoco a sinistra del primo (o una candela color verde) dicendo: “Bella Signora della Terra, gioisci. Il Grande Cervo viene a cercare la sua sposa perché l’estate è arrivata. Poi passiamo in mezzo ai due fuochi per tre volte, salutando l’estate che è arrivata e gridando “Bel!”. Si medita per un attimo sui misteri della fertilità, con riferimento sia al fiorire della Natura, sia alla nostra fertilità interiore. Possiamo infine consumare ritualmente vino e dolci (lasciandone sempre una parte per la Madre Terra e le sue creature). Questo è un rituale che sarebbe preferibile celebrare con altre persone o ancor meglio, col proprio partner. In questultimo caso il rito può terminare nel modo in cui terminavano i festeggiamenti intorno ai fuochi di Beltane o al palo di Maggio: con un bel matrimonio” silvestre nel nome di Robin Hood e di Lady Marian (non è necessario procreare un figlio di maggio”!!!)...

Da: Feste pagane di Roberto Fattore

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