giovedì 31 marzo 2011

La via dello sciamano


I metodi sciamanici richiedono una disciplina rilassata, con concentrazione e scopo. Lo sciamanismo contemporaneo, come quello della maggior parte delle culture tribali,  utilizza tipicamente il suono monotono delle percussioni per entrare in uno stato alterato di coscienza. Questo metodo classico, che non richiede uso di droghe, è straordinariamente sicuro. Se coloro che lo praticano non mantengono concentrazione e disciplina mentale, semplicemente ritornano allo stato mentale, ordinario di coscienza, come tenderebbe ad accadere con droghe psichedeliche.
Allo stesso tempo i classici metodi sciamanici funzionano in modo sorprendentemente rapido, con il risultato che la maggior parte delle persone può ottenere in poche ore esperienze che richiederebbero anni di meditazione silenziosa, preghiere o canti rituali. Anche per questa ragione, lo sciamanismo è idealmente adatto alla vita attiva degli uomini contemporanei così come era adatto, per esempio, alle popolazioni eschimesi Inuit le cui ore diurne erano occupate dai compiti attinenti alla lotta per la sopravvivenza, ma le cui notti potevano essere dedicate allo sciamanismo.
Un altro fattore del ritorno dello sciamanismo è lo sviluppo recente di approcci olistici alla salute, approcci che utilizzano attivamente la mente per aiutare la guarigione e il mantenimento dello stato di benessere. Molte delle pratiche della Nuova Età nel campo della salute olistica rappresentano la riscoperta, attraverso sperimentazione recente, di metodi una volta ampiamente conosciuti nelle pratiche tribali e popolari. Lo sciamanismo, quale sistema che incorpora molte di queste antiche conoscenze, sta guadagnando attenzione crescente da parte di coloro che cercano nuove soluzioni ai problemi di salute, sia fisici che emotivi e mentali. Tecniche specifiche che sono state usate per molto tempo nello sciamanismo, come il cambiamento dello stato di coscienza, riduzione dello stress, visualizzazioni, il pensiero positivo e l’assistenza da fonti non-ordinarie, rappresentano alcuni degli approcci ora ampiamente impiegati nelle pratiche olistiche contemporanee.
Un’altra ragione importante per la quale lo sciamanismo suscita attualmente ampio interesse è che si tratta di un’ecologia spirituale. In questo tempo di crisi mondiale ambientale, lo sciamanismo offre qualcosa che è largamente assente nelle “grandi” religioni antropocentriche: rispetto per e comunicazione con gli altri esseri della Terra e con il Pianeta stesso. Nello sciamanismo questa non è semplice venerazione della Natura, ma una comunicazione spirituale a doppio senso che fa rivivere le connessioni perdute che i nostri progenitori umani avevano con l’imponente potere spirituale e con la bellezza grandiosa del nostro giardino Terra. Come ha dimostrato Mircea Eliade, l’illustre studioso dello sciamanismo e della religione comparata, gli sciamani sono gli ultimi esseri umani capaci di parlare con gli animali. Infatti aggiungerei che sono gli ultimi capaci di parlare con tutta la Natura, incluse le piante, i ruscelli, l’aria e le pietre. I nostri antichi progenitori, che vivevano di caccia e raccolta,  comprendevano che l’ambiente naturale deteneva potere di vita e di morte su di loro e consideravano una tale comunicazione essenziale per la sopravvivenza.
Oggi anche noi incominciamo a riconoscere il potere di vita e di morte che l’ambiente esercita su di noi. Dopo la distruzione incredibilmente spietata e devastante delle altre specie del Pianeta, della qualità dell’aria, dell’acqua e della terra stessa, stiamo ritornando, sebbene lentamente, alla consapevolezza che la sopravvivenza ultima della nostra specie dipende dal rispetto dell’ambiente planetario. Ma il rispetto da solo non è sufficiente. Abbiamo bisogno di comunicare intimamente e con amore con “tutti i nostri parenti”, come direbbero i Lakota, riuscendo a parlare non solo con gli esseri umani ma anche con gli animali e le piante e con tutti gli elementi dell’ambiente, inclusi il suolo, le pietre e l’acqua. Infatti, dal punto di vista degli sciamani, tutto quello che ci circonda non è “ambiente”, ma famiglia.
Seguendo la pratica sciamanica, si è giunti alla conclusione che quello che la maggior parte delle persone descrive come “realtà” sfiora appena la grandiosità, la potenza e il mistero dell’universo. I nuovi sciamani spesso piangono lacrime di estasi quando vivono e raccontano le loro esperienze. Parlano con mutua comprensione con le persone che hanno avuto esperienze di morte apparente e vedono speranza dove altri vedono disperazione.
Essi tendono a sperimentare trasformazioni mentre scoprono la sicurezza e l’amore incredibili dell’universo normalmente nascosto. L’amore cosmico che ripetutamente incontrano nei loro viaggi viene sempre più espresso nella loro vita quotidiana. Non sentono la solitudine anche se sono soli, perché sono arrivati a capire che non siamo mai veramente isolati. Come gli sciamani siberiani, si rendono conto che “Tutto ciò che esiste vive!”. Da ogni parte sono circondati da vita e da familiarità: sono ritornati nell’eterna comunità dello sciamano, non limitata da confini di spazio e di tempo.

Da: La via dello sciamano di Michael Harner







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